
Questa edizione della Via del Sale è stata per me una delle più divertenti e ben riuscite.
Innanzi tutto la compagnia che si è rivelata, come sempre, il fattore determinante del successo di questo tipo di uscite e gli amici toscani sono stati la chiave di volta grazie alla loro simpatia e disponibilità.
Ho dato appuntamento per la partenza alle 8:00 perché era previsto un temporale alle 17:00 e chi conosce la montagna sa che a oltre 2.000 metri di quota sotto i fulmini non è proprio il massimo.
La tabella di marcia prevista ci permetteva di fare il giro in tranquillità e di chiuderlo per le 17:00 prima dell’acquazzone.
La compagnia era composta da Bikerider, Sauro, Pietro e Valerio, quest’ultimo la new entry mentre gli altri erano amici conosciuti. Valerio, ottimo pilota, meccanico e concessionario di moto si è rivelato determinante per la riuscita del giro.
Quindi tutte buone manette, le prerogative erano più che buone!












Partiamo dal Colle della Melosa e superata la Bassa di Sanson, Bikerider parte con passo svellto e Valerio dietro di lui, mentre noi “normali” procedavamo comunque a buon passo.




Bikerider è un ottimo pilota, poi è assecondato da una ottima moto alla quale ha fatto la messa a punto delle sospensioni, la sua andatura sostenuta e il peso della moto poco possono fare contro le taglienti rocce fisse del tratto sino al passo Tanarello e a poche centinaia di metri da questo alla sua KTM si taglia in due punti il pneumatico della ruota anteriore.






Dopo il lavoro di oltre un ora e mezza il pneumatico tubeless non si riesce a riparare e quindi decidiamo di arrivare al Tanarello in modo di avere una superficie piana per poter smontare la ruota e montare la camera d’aria che Pietro aveva con se.













L’artefice principale di questo frangente è stato Valerio che con la sua bravura e disponibilità ha messo Bikerider nelle condizioni di poter proseguire, comunque è stato un lavoro di gruppo nel quale ognuno ha messo quello che aveva a disposizione (abbiamo utilizzato le bombolette di azoto compresso a gogo), c’era tutto…… tranne lo strumento per smontare la valvola dalla camera d’aria, qui per fortuna abbiamo chiesto ad un francese che stava passando con il suo auto fuoristrada e questo, come se niente fosse, lo toglie da un cassetto dell’auto!!!!
Portiamo finalmente a conclusione l’opera, avevamo già perso oltre due ore e il cielo sopra il Marguareis aveva questo aspetto, non nascondo che ero preoccupato ma devo dire che l’allegria della compagnia mi ha piacevolmente distratto.

Hanno contribuito al lavoro anche due ragazzi sardi che ci hanno aiutato ad alzare la KTM 790 mentre Valerio montava la ruota anteriore.


Saltiamo la visita al Saccarello e partiamo alla volta del rifugio Don Barbera al quale arriviamo oltre le 13:30, dopo un veloce pasto abbiamo attraversato lo stupendo tratto del Marguareis e poi via sino a Panice Soprana per scendere poi a Limone Piemonte per fare rifornimento.













Le nuvole in cielo non promettevano bene ed eravamo solo alla metà del giro!

Dopo un rapida visita ai forti siamo partiti alla volta della Bassa di Peyrafica dove abbiamo preso per Casterino, la strada per Briga è ufficialmente chiusa però ho voluto tentare il passaggio perché l’alternativa era dover scendere a Tenda per una lunga sterrata poco divertente.



Passato Casterino, siamo entrati della valle della Meraviglie, questa purtroppo devastata dalla alluvione e con innumerevoli cantieri in opera, riusciamo a passare nei stretti passaggi lasciati a disposizione solo per i pedoni, quindi arriviamo sino a Briga, passiamo Morignole

e saliamo alla volta della Bassa di Sanson per risalire nuovamente al Colle della Melosa.
Sono contento di essere riuscito a chiudere l’anello della VDS nonostante tutto ed inoltre senza incappare nel temuto temporale.
Un grande grazie agli amici e alla prossima!
foto di Sauro e Lamberto
km percorsi con partenza da Bordighera nr. 225